Lo standard globale BRC per la sicurezza agroalimentare è uno degli strumenti operativi utilizzati  per la due diligence (cioè essere in grado di dimostrare che sono state prese tutte le misure ragionevoli per evitare un incidente o un danno) e per selezionare i fornitori della filiera agroalimentare. 

Lo standard globale BRC per la sicurezza agroalimentare risponde ai criteri stabiliti dalla Global Food Safety Initiative del CIES – The Food Business Forum, l'organizzazione internazionale a cui partecipano CEO e alti dirigenti di quasi 400 fra retailer (con quasi 200mila punti vendita) e produttori di ogni dimensione. Si tratta di uno standard accettato dalla maggioranza dei retailer di prodotti agroalimentari, alla stessa stregua di altri standard del settore quali IFS, SQF e FSCC 22000. I requisiti che richiede fanno riferimento ai sistemi di gestione qualità, alla metodologia HACCP, ad un insieme di requisiti GMP (Good Manufacturing Practice), GLP (Good Laboratory Practice) e GHP (Good Hygiene Practice). 

L’obiettivo principale dello standard BRC è assicurare sicurezza, legalità e qualità dei prodotti a marchio privato. Imponendo un controllo sistematico di materie prime, semilavorati, prodotti finiti, ambienti produttivi e risorse che interagiscono nei processi.

PRINCIPALI BENEFICI

I più importanti operatori della distribuzione e le maggiori industrie europee del settore spesso impongono ai loro fornitori l'obbligo della certificazione BRC.

Questo standard offre alle aziende l'opportunità di:

  • comunicare il proprio impegno sulla sicurezza e, in caso di incidente, limitare le possibili conseguenze di carattere legale, dimostrando di avere preso tutte le misure ragionevoli per evitarlo;
  • costruire e rendere operativo un sistema di gestione per controllare che siano rispettati i vincoli di qualità, sicurezza e conformità legale che regolano il settore alimentare, con riferimento specifico alle leggi in vigore nei Paesi di destinazione dei prodotti finiti; 
  • disporre di uno strumento per migliorare la gestione della sicurezza alimentare, attraverso il controllo e il monitoraggio dei fattori critici; 
  • ridurre l'incidenza di sprechi, rilavorazioni e richiami di prodotti.

La certificazione secondo lo standard globale BRC per la sicurezza agroalimentare favorisce anche la gestione efficiente della supply chain, riducendo la necessità di auditing esterno e accrescendo l'affidabilità complessiva delle catena di fornitura.

 

ITER DI CERTIFICAZIONE

Le principali fasi dell'iter di certificazione comprendono:

  • eventuale verifica preliminare che permette di valutare lo stato dell’azienda in relazione a quanto richiesto dallo standard BRC al fine di individuare, attraverso una gap analisys, le aree di miglioramento e i punti di forza;
  • partecipazione volontaria al programma di registrazione BRC per le aziende che non sono ancora in grado di soddisfare completamente i requisiti dello standard, ma che comunque vogliono comparire sul database BRC per dimostrare ai propri clienti gli sforzi per il raggiungimento della certificazione;
  • audit di certificazione;
  • emissione del certificato, con invio del report di audit;
  • audit di sorveglianza annuali;
  • eventuali audit non annunciati.